Pannello Doppio Rete-EPS

Il pannello doppio si presenta come un cassero modulare formato da due pannelli singoli. La struttura realizzata con tale sistema assume la tipologia di una classica struttura a celle portanti o setti. In pratica si abbandona l'utilizzo della struttura intelaiata sostituendo la parte portante con setti in c.a. Il sistema si configura come un sistema costruttivo con isolamento continuo ed integrale senza la formazione di alcun ponte termico, sismicamente avanzato.

Le norme e regolamenti del sistema

Le principali norme e / o regolamenti che si applicano alle strutture che ci apprestiamo a descrivere sono a:

  • Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008 - Nuove Norme Tecniche per le costruzioni;
  • Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Nr. 617 del 2_2_2009;
  • Decreto Presidente della Repubblica del 6-6-2001, Nr. 380
  • Sicurezza sul lavoro Legge 81/08  e s.m.i.;
  • LINEE GUIDA PER SISTEMI COSTRUTTIVI A PANNELLI PORTANTI BASATI SULL’IMPIEGO DI BLOCCHI CASSERO E CALCESTRUZZO DEBOLMENTE ARMATO GETTATO IN OPERA
  • Specifiche per barre di acciaio ad alta resistenza e fili per cemento armato;
  • Eurocodice 2 - Strutture di calcestruzzo
  • Eurocodice 8 - Sismica

IL SISTEMA COSTRUTTIVO

Il sistema SismoSystek NET si basa su un pannello modulare 112.5/120.0 cm, esso è costituito ha due pannelli singoli in EPS 100 (o 120) spessore da 5 a 8 cm che formano due strati isolanti; Si può impiegare anche EPS additivato con grafite che migliora il coefficiente di trasmittanza termica (lam=0.031 W/mk).

sav 01

Il pannello NET Doppio NST-ND è impiegato nella realizzazione di case residenziali a due e più piani, edilizia industriale, sale convegni, ecc. Il progettista è libero da vincoli costruttivi, ossia è possibile ottenere la più generica forma architettonica, quale aperture ad arco o pareti curve. Unico aspetto da tenere presente in fase di progettazione è la modularità del pannello, essa ci semplificherà la vita di cantiere diminuendo i tagli e quindi lo sfrido.

Le fondazioni delle strutture NET (vedi foto) sono realizzate a platea in cemento armato, la scelta sopperisce a tutte le esigenze sia della pianta architettonica che delle caratteristiche del terreno. Lo spessore delle fondazioni risulta ridotta rispetto alla struttura tradizionale in c.a. per l'assenza di carichi concentrati, infatti tutte le pareti hanno funzione portante. In situazioni normali (terreno medio, villino tre piani) la platea di fondazione non supera i 30/35 cm. Nella fondazione è preferibile inserire gi le tubazioni per i servizi igienico-sanitari di un certo spessore in modo che non si debba procedere ad alcuna demolizione, e l'impiantistica residua sia ospitabile dello spessore del massetto.

Le pareti saranno ancorate in fondazioni con staffe disposte prima del getto ad interasse variabile fra 15 e 25 cm e di diametro secondo indicazioni progettuali (da 10 a 14 mm).

La prima fase quella di disporre nelle pareti ancora poste in catasta le staffe integrative di armatura verticali, secondo indicazioni progettuali e se esse sono previste. Nello stesso tempo si effettueranno i tagli dei pannelli non modulari ossia diversi da 112.5 cm.

I pannelli giungono in cantiere correlati da una sigla e da un abaco di montaggio e di taglio, per cui attenersi ad essi per queste fasi di taglio e montaggio. L'abaco di taglio si riferisce ai pezzi speciali e non modulari ossia di larghezza non di 112.5 cm oppure situazione di spigolo, e/o incrocio. Inserimento staffe nel pannello

In fase di montaggio saranno disposte le  staffe orizzontali (sempre presenti) che collegano i pannelli fra di loro. Le staffe orizzontali (trasversali) alloggiano sopra i connettori, esse sono inserite ogni due tre pannelli ed avranno una lunghezza di sovrapposizione. Non è necessaria nessuna legatura in punta ma solo della zona di inserimento in modo da non fare sfilare la staffa quando arriverà la successiva. La prima staffa partirà da quota 13 cm circa, ossia dal primo connettore utile.

I pannelli posti in opera vanno opportunamente puntellati al piede ed in testa e nel mezzo ad interasse medio di 60-70cm da traversine, puntellatura che conserverà la parete piana e senza spanciature in fase di getto. E opportuno prevedere degli angolari in tavole sugli angoli, in quanto in essi manca un connettore per cui il pannello pu aprirsi in fase di getto.

Solaio e coperture

Il pannello Solaio Rete, completa la struttura formando gli impalcati, egli viene realizzato sagomando una lastra in polistirene espanso sinterizzato ed accoppiandola con due reti elettrosaldate. Il processo è industrializzato è computerizzato ciò consente una precisa sagomatura della forma della pignatta e dei travetti. Il pannello ha larghezza modulare di 112.5 o 120 cm e lunghezza secondo progetto. L'EPS utilizzato è solitamente EPS 80 o EPS 100, materiali con l di progetto di 0.038/36 W/mK. La lastra cosi sagomata viene cucita frapposta a due reti elettrosaldate di acciaio zincato e non attraverso dei connettori, anch'essi in acciaio zincato. Cosi accoppiato il pannello presenta, dopo la posa in opera, una rete regolamentare secondo la normativa tecnica italiana all'estradosso, per cui non è necessario la posa in opera di ulteriore armatura di ripartizione.

Posa in opera del soaio

La posa del solaio avviene su tradizione casseratura, dopo la posa dei pannelli sarà predisposta tutta l'armatura di impalcato quali le travi ed i ferri nei travetti.  (vedi foto)

Getto del conglomerato cementizio

Per il getto interno del setto è consigliato un calcestruzzo avente C 25/30 (Rck ≥  300 kg/cmq), ossiamente sarà sempre il progettista a decidere la classe di conglomerato caratteristica più idonea.

Il getto del calcestruzzo di riempimento può avvenire con benna, con pompe di vario genere, o ancora, con nastri trasportatori.

La portata del getto non deve superare gli 4-6 mc/ora ed il getto stesso deve essere orientato sul centro verticale del pannello. La fluidità del calcestruzzo deve corrispondere ad uno slump S4 - consistenza fluida: abbassamento (slump) da 160 a 210 mm, con una curva granulometrica in cui inerti più grossi siano al massimo 15÷18 mm.

Finitura

 

La parte di intonaco è consigliabile farlo con due riprese spruzzo e fase di ringrosso. L'esecuzione del'intonaco a spruzzo può essere eseguita in mancanza di macchine specifiche (turbopompe) anche con altri sistemi tradizionali. L'intonaco sarà additivato con fibre e lattice o di tipo premiscelato a ritiro compensato. Prima della rasatura l'intonaco dovrà asciugare per non meno di 15 giorni.

La finitura della parete può essere qualsiasi, rasante, incollaggio di pannelli ornamentali in pietra finto legno o pannelli in legno quali perline. Nel caso tradizionale utilizzato un rasante a basso modulo elastico. Tale soluzione consigliata al fine di evitare le smagliature sull'intonaco dovute al ritiro (mai del tutto azzerato nei tempi tecnici di costruzione) dell'intonaco.

ND finitura

 

 

Infissi

 

Molto importante è la gestione degli infissi a cominciare dal controtelaio. Infatti proprio nella fase di posa dei controtelai si possono creare dei ponti termici (classico è il telaio in alluminio con bracci passanti!). L'infisso assume un aspetto importante in quanto deve essere di qualità non solo per la tenuta invernale ma anche quella estiva. Ricordiamo che se il calore entra non uscirà più, quindi si consiglia sempre o una adeguata ombreggiatura oppure l'installazione di un vetro basso emissivo.

Fare attenzione ai ponti termici tradizionali classico è la soglia di marmo passante!